Elettronici: ecco il Nuovo Ordinamento

Di Andrea Aresu

Dopo un travaglio durato più di un anno, il Consiglio di Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica (CCL) ha dato vita ad una rivoluzione che rivolterà come un calzino abitudini, percorsi, tempi, degli aspiranti ingegneri elettronici.

Come ogni rivoluzione, anche la nostra porta con sé una gran voglia di cambiamento, di mettersi al passo con i tempi, di migliorare le cose; ma il fardello di dubbi non ancora risolvibili, di incertezze, di punti interrogativi non può che essere pesante e ingombrante.

Le cose com'erano.

Come quasi tutti sanno, finora il corso di studi in Ing. Elettronica si è sviluppato nell'arco di cinque anni: il famigerato Biennio durante il quale si imparano le nozioni fondamentali di matematica, fisica, e informatica, e il Triennio che invece dà una preparazione specialistica all'allievo, soprattutto per quanto riguarda il V° anno con quattro insegnamenti a scelta che permettono di indirizzarsi nei vari orientamenti e indirizzi (Microelettronica, Telecomunicazioni, Automatica, Informatica, etc...). Per conseguire la Laurea è necessaria la stesura di una tesi.

Da qualche anno si è passati ai semestri, con buoni vantaggi per chi si è appena iscritto, con qualche problema di adattamento per chi, già iscritto da qualche anno, ha dovuto cambiare modo di studiare e di seguire le lezioni.

A parte i primi anni durante i quali si sono laureati i più bravi tra i primi iscritti, i tempi di laurea si sono allungati raggiungendo quelli degli altri corsi di ingegneria di Cagliari, anche perché molti prof. all'aumentare degli iscritti ai corsi hanno deciso di introdurre prove scritte non facili da superare.

Le cose come saranno.

I ragazzi che si iscriveranno a Ing. Elettronica quest'anno, troveranno un percorso didattico costituito da tre anni al termine del quale verrà riconosciuta la Laurea. Dopo il conseguimento della Laurea (e solo dopo esso), si potrà proseguire con altri due anni, al termine dei quali si sarà ottenuta la Laurea Specialistica.

I periodi didattici saranno ancora due (I° e II° semestre). Per il primo semestre le lezioni si terranno da fine settembre a fine dicembre, e gli esami si potranno sostenere solo nei mesi di gennaio e febbraio; per il secondo semestre lezioni dall'inizio di marzo all'inizio di giugno, ed esami a giugno e luglio. È inoltre prevista una sessione straordinaria di esami a settembre.

Lo scopo è quello di ottenere laureati dopo tre anni, al massimo tre anni e mezzo, visto che si pensa che gli allievi seguano le lezioni e diano immediatamente gli esami a fine semestre. Anche nel nuovo ordinamento sarà necessaria la stesura di una tesi.

Gli esami e i crediti.

Siamo tutti abituati al pensiero di dover dare 28 esami (+ idoneità di inglese). Le cose cambieranno e non di poco: ogni corso avrà un certo valore in crediti, con un credito che vale circa 10 ore di lezione e 20 ore di studio a casa.

Per raggiungere la laurea bisognerà aver accumulato 180 crediti, in cui sono compresi quelli dalle materie di base (analisi, fisica, geometria, chimica), quelli di orientamento (elettrotecnica, elettronica, telecomunicazioni, automatica, informatica, misure elettriche, campi elettromagnetici), quelli di materie professionalizzanti (economia, seminari, ...), quelli di tesi.

Nel corso dei sei semestri saranno distribuiti più o meno equamente i 180 crediti (30 per semestre). Al secondo semestre del terzo anno sono concentrati 30 crediti da spendere in: esami a scelta libera (ovvero esami qualunque purché riconosciuti dall'università), esami di orientamento (che caratterizzano l'Ing. Elettronica), esami professionalizzanti e seminari, più sei crediti riconosciuti per lo sviluppo del lavoro di tesi.

 

Per chi è già iscritto.

Sono proprio gli studenti già iscritti che potrebbero subire qualche duro colpo.

L'orientamento del CCL è quello di cercare di favorire il più possibile i passaggi al NO, riconoscendo tutti gli esami già sostenuti, ma non si può negare che si potrebbe perdere qua e là qualche credito.

Qualche esempio (per casi particolari si consiglia di rivolgersi ai prof. oppure di visitare il sito _ HYPERLINK http://www.diee.unica.it __www.diee.unica.it_): l'esame di Analisi1 V.O. (120h di lezione(12 crediti) vale per l'esame Analisi1 N.O. (6 crediti),e i crediti residui possono essere spesi nei crediti degli esami a scelta, per un massimo di 12. Il vecchio esame di Informatica copre i due esami con lo stesso nome del N.O., e rimangono 3 crediti da utilizzare tra quelli di orientamento. L'esame di Elettronica VO sostituisce nel NO sia Elettronica che Elettronica dei Sistemi Digitali; l'esame di Dispositivi, se dato entro il 15/11, sostituisce Dispositivi ed Elettronica dello Stato Solido del NO. Il vecchio esame di Misure Elettriche si divide in tre, sempre per un totale di 10 crediti.

Dopo la Laurea.

È proprio qui che si hanno i maggiori vantaggi per i nuovi laureati. L'industria italiana a quanto pare non cerca persone super-preparate come quelle che vengono sfornate ora, ma giovani abbastanza preparati, con una età però inferiore a quella degli attuali neolaureati. Insomma meglio un ventitreenne con buone conoscenze piuttosto che un ventottenne con conoscenze ottime, visto che queste spesso non vengono tutte sfruttate ai fini lavorativi. D'altronde il vantaggi è anche per noi che veniamo assunti un bel paio di anni prima e focalizziamo i nostri studi nel campo in cui lavoriamo. I dubbi non ancora risolti. Il problema fondamentale del NO è che troppi dubbi non possono ancora essere sciolti. Il perché è semplice: il nuovo corso è sperimentale, si basa solo su bozze della riforma universitaria che, mentre stiamo scrivendo, è ancora ferma al parere delle commissioni di Camera e Senato. Quindi molti dei provvedimenti finora presi dal CCL potrebbero subire dei cambiamenti al momento dell'uscita del testo definitivo della legge che regolerà l'Università del 2000. Si è pensato di accorciare il più possibile i tempi per fare in modo che gli studenti cagliaritani siano i primi a poter usufruire del nuovo titolo, con notevoli vantaggi nei confronti dei concorrenti della penisola. È anche un modo per avvicinarci subito all'Europa, considerando che con il nuovo assetto didattico ci si allinea a ciò che già si ha in Inghilterra, Francia, Germania, e così in parte scompare il rischio che un laureato straniero prenda un posto in una azienda italiana perché il suo titolo è più pertinente del nostro o semplicemente perché è più giovane di noi.Riportiamo di fila una serie di domande, ancora senza risposta e che finora sembrano rallentare il flusso di studenti dal vecchio al nuovo ordinamento, flusso peraltro auspicata e pronosticato da molti prof. all'interno del CCL.A quanto pare il Ministero sosterrà le spese solo della laurea di primo livello, mentre quelle del secondo livello saranno a carico dei singoli Atenei che le attiveranno; forse questo vuol dire che ci sarà un aumento delle tasse per chi si iscriverà al corso di laurea specialistica? Al secondo livello si accederà liberamente, o sarà previsto un numero chiuso?Considerando il fatto che l'ultimo anno del NO si concluderà nel 2003, e solo allora verranno rilasciate le lauree specialistiche, sarà possibile per chi è avanti negli studi passare al NO solo temporaneamente, ovvero solo per prendere la laurea di base, tornando istantaneamente al VO, conseguendo poi la laurea vecchia?Quanti esami saranno richiesti per il rinvio del servizio militare? E poi bisognerà partire dopo la laurea di base, o si potrà aspettare fino a conseguire quella specialistica?

I programmi saranno effettivamente ridotti con il numero delle ore, o qualche prof. pretenderà di fare in 60 ore ciò che prima faceva (e poi neanche tanto bene visto il numero di studenti che ripetono gli esami, specie al Biennio) in 120 ore?